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Problemi cognitivi causati dal Covid19
Recenti studi hanno preso in esame il tema dei problemi cognitivi che insorgono dopo infezione da SARS-CoV2 e che permangono per periodi variabili, a seconda dei singoli casi, talora anche in maniera pressoché cronica.
Recenti studi hanno preso in esame il tema dei problemi cognitivi che insorgono dopo infezione da SARS-CoV2 e che permangono per periodi variabili, a seconda dei singoli casi, talora anche in maniera pressoché cronica.
Sono quindi state condotte indagini epidemiologiche e statistiche su grandi numeri di pazienti [1,2,3], in uno di questi articoli [1] si indicano anche le misure terapeutiche potenzialmente utili per contrastare questa spiacevole sintomatologia.
Un’altra comunicazione apparsa recentemente sulla rivista Nature [4], affronta il concetto dei sintomi cognitivi post-acuti, spesso descritti come “nebbia cerebrale”, valutando i parametri dell’attenzione, della memoria di lavoro e della memoria a lungo termine, riscontrando altresì alterazioni significative nel dominio psico-affettivo.
Sempre su Nature, viene pubblicata un’altra ricerca molto interessante che prende in esame i meccanismi che causano questa “Nebbia Cerebrale” associata al Covid19. Alla base, come fattori eziologici risulterebbero l’interruzione della barriera emato-encefalica conseguente all’infiammazione sistemica [5].
I ricercatori hanno condotto lo studio tramite l’utilizzo della Risonanza Magnetica Nucleare dell’Encefalo (con contrasto dinamico) e concludono che le alterazioni riscontrate nel Cervello sarebbero in relazione al danno provocato sulla Barriera Ematoencefalica. Queste lesioni neurologiche insorgerebbero in seguito a una disregolazione del sistema della coagulazione e da una inadeguata risposta immunitaria; questa conclusione viene ricavata da una analisi specifica delle cellule mononucleate del sangue periferico.
In sintesi, questa problematica neurologica post Covid19 ha dei risvolti non solo sul singolo individuo ma anche nel contesto sociale, sia lavorativo che relazionale, specie se viene richiesta una certa efficienza nelle attività svolte.
Si rendono così necessarie metodiche terapeutiche per riprendere al meglio le funzionalità che si è alterata.
RIFERIMENTI:
[1] Ladds E, Darbyshire JL, Bakerly ND, Falope Z, Tucker-Bell I. Cognitive dysfunction after covid-19. BMJ. 2024 Feb 1;384:e075387. doi: 10.1136/bmj-2023-075387. PMID: 38302141.
[2] Hampshire A, Azor A, Atchison C, Trender W, Hellyer PJ, Giunchiglia V, Husain M, Cooke GS, Cooper E, Lound A, Donnelly CA, Chadeau-Hyam M, Ward H, Elliott P. Cognition and Memory after Covid-19 in a Large Community Sample. N Engl J Med. 2024 29;390(9):806-818. doi: 10.1056/NEJMoa2311330. PMID: 38416429.
[3] Ellingjord-Dale M, Brunvoll SH, Søraas A. Prospective Memory Assessment before and after Covid-19. N Engl J Med. 2024 Feb 29;390(9):863-865. doi: 10.1056/NEJMc2311200. PMID: 38416436.
[4] Arbula, S., Pisanu, E., Bellavita, G. et al. Insights into attention and memory difficulties in post-COVID syndrome using standardized neuropsychological tests and experimental cognitive tasks. Sci Rep 14, 4405 (2024). https://doi.org/10.1038/s41598-024-54613-9
[5] Greene, C., Connolly, R., Brennan, D. et al. Blood–brain barrier disruption and sustained systemic inflammation in individuals with long COVID-associated cognitive impairment. Nat Neurosci 27, 421–432 (2024). https://doi.org/10.1038/s41593-024-01576-9
