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Malattie e alterazioni della Salute
L’esercizio fisico e la restrizione calorica potrebbero aiutare a contrastare i problemi cognitivi provocati dal Covid19?
Trattando l’argomento dei problemi cognitivi che possono verificarsi dopo aver contratto l’infezione da SARS-CoV-2, un recente studio prende in rassegna una serie di misure terapeutiche finora evidenziate, potenzialmente utili per contrastare il calo di efficienza di alcune funzioni cerebrali.
Trattando l’argomento dei problemi cognitivi che possono verificarsi dopo aver contratto l’infezione da SARS-CoV-2, un recente studio prende in rassegna una serie di misure terapeutiche finora evidenziate [1], potenzialmente utili per contrastare il calo di efficienza di alcune funzioni cerebrali.
Colgo quindi l’occasione per Illustrare una mia riflessione in merito al possibile giovamento che apporterebbero la Restrizione Calorica e l’Attività Fisica, che non sono menzionate tra le misure terapeutiche da questi ricercatori.
Concetto da applicarsi anche per chi non è affetto da malattie metaboliche quali il Diabete II o da condizioni come l’Obesità: naturalmente l’entità sia della Restrizione Calorica (con il relativo dettaglio degli alimenti) sia dell’Esercizio Fisico dovrebbero adottarsi adeguatamente per ciascun individuo, in base alle caratteristiche personali, secondo le indicazioni derivate dalle valutazioni di operatori competenti.
Veniamo quindi alla base teorica su cui si fonda questo suggerimento terapeutico.
Partendo dal presupposto che le disfunzioni mitocondriali sono la fonte primaria di malattie neurodegenerative e di disturbi dello sviluppo neurologico, il mantenimento dell’omeostasi mitocondriale è cruciale per lo sviluppo neuronale e, allo stesso tempo, la funzionalità dei mitocondri dipende dall’equilibrio tra biogenesi mitocondriale e mitofagia [2].
Nel Cervello troviamo le strutture Ippocampo e Lobo Temporale, che sono Centrali operative fondamentali per l’apprendimento e la memoria: l’esercizio fisico e la restrizione calorica (CR) potrebbero favorire l’efficienza metabolica globale e la neuroplasticità nell’Ippocampo [3].
Inoltre, alcuni Autori sottolineano il ruolo fondamentale degli Astrociti, importanti tipi di cellule, che nel Sistema Nervoso Centrale danno sostegno e protezione ai Neuroni, assicurandone il buon funzionamento. Quindi, è stato evidenziato come gli Astrociti siano posizionati strategicamente per mediare l’influenza positiva dell’attività fisica e della dieta sulla funzione neuronale.
Gli studi sui meccanismi cellulari della longevità cerebrale suggeriscono che le comunicazioni Astrociti-Neuroni hanno un ruolo vitale negli effetti benefici della CR, dell’esercizio fisico e dei loro mimetici farmacologici sull’omeostasi sinaptica (cioè le connessioni tra neuroni) e sulla funzione cognitiva [4].
Infine, altri autori ipotizzano un sinergismo tra CR , Dieta e i Nitrati negli alimenti, che potrebbe fornire una strategia nutrizionale realizzabile e più efficace rispetto a ciascun intervento da solo, per migliorare la salute cardio-metabolica e del cervello [5].
RIFERIMENTI:
Altri articoli per approfondimenti:
Five Keys to Helping Long-COVID Patients Recover
Hallie Levine , March 14, 2024