Esercizi di equilibrio su Asse curvo che riallineano i pensieri.

Se mentre passeggiamo in un parco, proviamo a cimentarci con qualche attrezzo ginnico, potrebbe capitare che uno di questi sia per noi poco familiare e mette così alla prova la nostra destrezza innata.

Ho notato un asse a sagoma curvilinea e di larghezza esigua: il colore blu, stagliato nel verde circostante, era rassicurante per provare a percorrerlo senza cadere.

Ed ecco che in questo scenario si riveli quanto  affondiamo spesso la nostra Mente e il nostro Fisico con pesi assurdi, spesso inutili, oltre che dannosi.

Infatti, se non mettiamo da parte tutti i pensieri cupi e le nostre preoccupazioni, rischiamo di cadere quando procediamo ad un primo tentativo.

Questo perché non ci concentriamo su quello che stiamo facendo ma siamo contratti con le spalle e le braccia, mentre con le gambe non seguiamo le curve in maniera precisa, come se stessimo guardando invece la nostra pagina di impegni scolpiti nella mente.

Ma poi torna l’istinto innato che richiama la ginnastica e gli sport praticati in gioventù, rispolverando le capacità dimenticate nella vita stressata degli adulti: un semplice esercizio ginnico motorio risana sia la Mente che il Fisico. Le spalle e le braccia sono ora pronte a completare la postura per l’equilibrio, mentre i piedi si mettono uno avanti all’altro con precisione e velocità: non risultiamo più goffi e impacciati, ma scattanti e sicuri.
Di pari passo, nella nostra Mente tutti gli impegni precedenti, ora vengono analizzati con precisione e messi in ordine: non sono più insormontabili, anche se sono gravosi o scomodi da affrontare.

Il legame Psiche e Corpo ha molteplici risvolti, che noi spesso sottovalutiamo o ignoriamo del tutto, dimenticando soprattutto il ruolo che gioca il nostro Inconscio, che produce le attività della Mente che lavora in sottofondo, preparando l’emergere di Azioni e Pensieri, elaborati sulle esperienze vissute in precedenza, sia buone che nocive.
Entrano così in gioco anche gli odori, i suoni e i colori dell’ambiente in cui ci troviamo, favorendo oppure ostacolando la nostra concentrazione verso ciò che facciamo in un determinato istante.
Distrarre con una pausa il cervello, significa rigenerare le energie delle cellule neuronali implicate in sforzi ripetitivi; questo ci consente così di ripartire con più efficienza e capacità produttive.
La pausa nelle attività stressanti, non deve essere considerata tempo perso, ma un procedimento che fa parte del percorso produttivo per conseguire i migliori risultati.